Para
Key


[2823,1] È notabile come il nostro volgo e il nostro discorso
familiare conservi ancora l'esattissima etimologia e proprietà de' verbi stupeo, stupesco, {
stupefacio, stupefio,} ec. che diciamo anche stupire, stupefare, stupefarsi. In luogo de' quali verbi diciamo
sovente restare, o rimanere
o divenire o diventare
di stoppa per grandemente
maravigliarsi che sono precisissimamente il significato proprio e
l'intenzione metaforica de' predetti verbi latini.
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Così penso assolutamente io, sebbene altri li derivano da stipes, e forse niuno ha pensato di derivarli da stuppa, che anche si dice stupa. Il che
forse è avvenuto perchè non dovettero sapere o avvertire quella nostra frase
familiare che ho notata. Che se in alcuni mss. si trova anche stipeo ed obstipeo, ciò non
vale, perchè stupa si disse anticamente stipa, secondo Servio, {che lo} deriva da stipare. {Potrebbe anche esser la
stessa voce che} στύπη da στύϕω. {Chi sa che lo stesso stipare
non venga appunto da στύϕω piuttosto che da στείβω? V.
Forcellini in stipa, stipo, stuppa ec. Certo s'egli ha
che fare con stupa o stipa, esso viene da questa voce, e non al contrario come vuol
Servio.
} È[E] l'υ greco, siccome ho detto più volte [
p.1277] cambiasi nel latino
ora in i ora in u, e queste
due vocali i ed u si
scambiano sovente fra loro e nel latino e nelle altre lingue, come ho pur detto
altrove [
pp.1277.sgg.]
[
pp.2152-53]
[
p.2813]: ed
osservate infatti che {l'u
}
francese e bergamasco, e l'υ greco, è appunto un misto e quasi un composto
d'ambedue queste vocali i ed u, e non si sa a qual più delle due rassomigliarlo; onde si vede
quanto elle sieno affini e simili ed amiche tra loro, che s'accozzano insieme a
fare (sulla bocca di molti e diversi popoli) una sola vocale, dove niuna delle
due viene a prevalere. Quindi s'argomenti quanto è facile che queste due vocali
si scambino l'una coll'altra nella pronunzia
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umana, anche in uno stesso tempo e popolo, non chè in diversi tempi e nazioni e
climi. {+
Simulare da similis, onde anche similare, e noi simigliare e somigliare. assimulare e
assimilare. maximus,
optimus e maxumus,
optumus. amantissimus e amantissumus. V. Perticari
Apolog. di Dante
p.
156. cap. 16. verso il fine. lubens, decumus, reciperare e
recuperare, carnufex.} (26. Giugno. 1823.).