Para
Key


[2928,2] A proposito del verbo vexare che io dico esser continuativo di vehere
{+1. Lo comprova anche il significato
rispettivo, sì per l'affinità, sì per la continuità ec. Similm. da cello muovere, senso {analogo} a quel di veho, si fa procello, onde procella,
che è quasi vexo, e percello; ec. ec. ec.} e fatto da un antico participio vexus in vece di vectus, del
che vedi la pag. 2020., è da notare
che sì altrove sì particolarmente ne' participii in us
non è raro nella lingua latina lo scambio delle lettere s e t. Eccovi da intendo, intensus e intentus, onde intentare, come da vectus
vectare; e così tensus e tentus da tendo e dagli
altri suoi composti, del che ho detto altrove in proposito d'intentare
[
pp.2344-45]. {
V. p. 3815.}
{Da ango, anxus ed anctus. V. Forc.
ango in fine.
V. p. 3488.
}; Dico lo
scambio giacchè, secondo
2929 me questi tali
participii, come tensus e tentus, non sono che un solo pronunziato in due diversi modi per
proprietà della lingua materiale. Onde vexus, cioè vecsus è lo stesso identicamente che vectus, e vecsare o vexare, per rispetto all'origine, lo stesso che vectare. Ma vexus si
perdette, restando vectus, e forse fu più antico di
questo, come vexare sembra esser più antico di vectare. Del resto da veho is
exi è così ragionevole che venga vexus, come
da necto is exi, nexus, onde
nexare, compagno di vexare, e da pecto is exi, pexus
{+(e notisi ch'egli ha eziandio pectitus)} e da plecto
is exi, plexus, onde amplexare ec.
{
flecto is exi, flexus
}. (v. p.
2814-15. marg.) ec. E quanto ai verbi che hanno o ebbero de'
participii così in sus come in tus, vedi per un altro esempio fundere, che
ha fusus ed ebbe anche futus, p. 2821. e nitor eris che ha nixus,
onde nixari, ed ebbe nictus,
onde nictari, il qual esempio (v. la p. 2886-7.) fa particolarmente al caso. {+
V.
p. 3038. Figo - fixi - fictus, e fixus ch'è più comune ancora {+1. Similmente noi figgere
- fisso e fitto, del
che puoi vedere p. 3284.
e p. 3283. dove hai fixare affatto analogo di vexare.
Veggasi la p. 3733.
seg.
}
} E di molti altri verbi
la nostra
teoria de'
continuativi dimostra de' doppi participii o supini,
2930 cioè dimostra che ebbero participio o supino
diversi da quelli che ora hanno, o due, ambo perduti, o ancor più di di due,
come fundo - fusus, futus, funditus, ec. ec.
V. la p. 2826. e il pensiero
seguente,
{+e la p. 3037.} Del resto vexare rispetto a vehere potrebbe anche
appartenere a quella categoria di verbi della quale, p. 2813. segg. Ma non lo credo per le suddette ragioni
che mi persuadono ch'ei venga da un particip. vexus.
{
Vexus, flexus ec. da vexi ec.
sono forse contrazioni di vexitus ec. e altresì
vectus ec. il quale però conserva il t, come textus da texui, ec. V. la p. 3060-1. con tutte quelle a cui essa si riferisce e quelle che
in essa si citano.} (9. Luglio. 1823.).