Sequence
p2820_1,p2820_2,p2820_3

[2820,1] 2820 Frequentativi. Cantito. Sumptito o sumtito. Da cano - cantus, e da sumo - sumptus o sumtus. (25. Giugno. 1823.). Missito da mitto - missus. (26. Giugno 1823.). Accessito.

[2820,2] Il verbo eo is è forse e senza forse il solo che avendo un continuativo {desinente} in ito, cioè appunto itare, abbia anche un frequentativo pure in ito, distinto dal continuativo, e formato col raddoppiamento della it, cioè ititare, il che fu schivato da' latini in tutti gli altri verbi dove sarebbe potuto accadere, come ho detto altrove [ pp.1112-15]. {onde questi verbi non ebbero se non un solo o continuativo o frequentativo o l'uno e l'altro insieme, desinente nel semplice ito. Vero è che il verbo ititare non ha nel Forcellini che un solo esempio, e secondo me, poco sicuro. (26. Giugno 1823.).}

[2820,3] Alcuni continuativi o frequentativi composti, sono
fatti dal continuativo semplice, a dirittura, senza che il verbo padre del
continuativo abbia i composti corrispondenti. Di ciò mi pare d'aver detto
altrove [
p.1167]
[
p.2226]
[
p.2078]
[
pp.2277-78]
[
p.2814].
{
Veggasi la p.
3619.
} P. e. recito e suscito sono continuativi composti di cito il qual è continuativo di cieo che non ha nè recieo nè suscieo nè i participii recĭtus nè suscĭtus. Dico di cieo,
2821 non di cio, che ha pur lo stesso significato, ma il suo
participio è cītus, e di cieo
cītus, onde citare, e quindi excitare, incitare, concitare ec. che hanno la sillaba ci breve, vengono tutti da cieo. Da cio o vogliamo dire da excio, verrebbe il verbo excīto appresso Stazio, se fosse
{genuino, e sincero.}
V. Forcellini. (26.
Giugno 1823.).