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Demetrio detto Falereo, e il suo libretto della elocuzione.
Demetrius called Phalereus and his on elocution.
[4216,1] Rettorica. Citiamo qui un esempio di acutezza e di
filosofia de' rettorici. Demetrio
(rettorico de' più stimati) περὶ ἑρμηνείας,
della elocuzione, sezione 67. parlando delle figure
della dizione (σχήματα τῆς λέξεως {+opposte a σχήματα τῆς διανοίας sententiarum o sententiae: λέξεως
verborum}), le quali non sono altro che costrutti e frasi fuor di
regola, di ragione, d'uso ec. sgrammaticature, direbbe l'Alfieri.
Bisogna servirsi di tali figure non in troppa
abbondanza, chè ella è cosa poco elegante, e dà una certa disuguaglianza
al discorso, e fa il discorso disuguale. {Non bisogna tuttavolta usar le figure a man
piena: cosa goffa e che ec.} Gli antichi, i quali usano però
gran quantità di figure, riescono nel dir loro più familiari e correnti
che non fanno i moderni quando sono senza figure. La cagione è che
quelli le adoperano con arte. (χρῆσϑαι μέν τοι τoῖς σχήμασι μὴ πυκνoῖς: ἀπειρόκαλον γὰρ καὶ παρεμϕαῖνóν
4217 τινa τοῦ λóγου ἀνωμαλίαν. Oἱ γοῦν ἀρχαῖοι,
πολλὰ σχήματα ὲν τoῖς λóγοις τιϑέντες, συνηϑέστεροι τῶν ἀσχηματίστων εἰσί,
διὰ τὸ ἐντέχνως τιϑέναι). L'osservazione è verissima in tutte le
lingue; la causa, proprio il contrario di quel che dice Demetrio. Gli antichi usavano le figure
naturalmente, senz'arte, e per non saper bene le regole generali della
grammatica: i moderni le pescano negli antichi, le usano a posta, sono
irregolari per arte. Perciò paiono, come sono, artifiziati, affettati, stentati,
diversi dal dir corrente. Caro Demetrio,
non ogni buon effetto o successo è da attribuirsi all'arte. Concedete qualche
coserella alla natura, {ed anche all'ignoranza,} benchè
voi siate un maestro di arte rettorica.
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V. p.
4222.
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