15. Dic. 1821.
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Ciò che dice Virg.
Georg. 2. 420-30. paragonato a ciò
che precedentemente scrive della difficilissima e laboriosissima cultura delle
vigne, e loro inevitabile decadenza, può applicarsi a dimostrare quali cibi e
bevande, e qual vita la natura avesse destinato all'uomo; e quanto i suoi
presenti (acquisiti e fattizi) bisogni, sieno contrarii alla natura, e per
soddisfarli convenga far forza alla natura; e quanto per conseguenza si debba
credere che la nostra presente vita corrisponda all'ordine destinatoci da chi ci
formò. (15. Dic. 1821.).