5. Gen. 1822.
[2330,1]
Alla p. 1153.
Tali versi de' comici, giambici, ec. erano quasi ritmici, cioè regolati e
misurati piuttosto sul numero delle sillabe, e la disposizione degli accenti,
(poco anche osservata) che sul valore e quantità di ciascuna sillaba. Dunque
vuol dire che secondo il ritmo, tali vocali doppie si dovevano pronunziare
piuttosto come monosillabe che dissillabe
2331 ec.
Dunque pel volgo, anzi nella pronunzia quotidiana esse erano monosillabe, e non
altrimenti, fino agli ultimi tempi della lingua latina (giacchè questo medesimo
costume si può molto più notare ne' versi espressamente ritmici de' bassi tempi)
ec. ec. (5. Gen. 1822.).