29. Gen. 1822.
[2367,3] In proposito di quanto ho detto altrove pp.
131-32 del Sacerdozio che presso gli antichi non era disgiunto dalle
professioni civili e militari ec. ec. nè esigeva alcun particolar genere di
vita, di modestia, ritiratezza ec. v. Virg.
En. 2. 318. seqq. confrontandolo con 429-30.
e soprattutto v. ib. vers. 201. e nota come i sacerdoti
si traessero a sorte dal numero de' cittadini, de' magistrati, de' militari ec.
e non per sempre, ma per un tal tempo, o per una sola occasione ec. Lascio che
2368 i sacrifizi ec. privati ec. erano eseguiti da
quello stesso che offriva la vittima, come da Enea spessissimo e v. in particolare En. 6. 249-54. Fra i greci si
sceglievano i sacerdoti per le pubbliche cerimonie, feste, sacrifizi ec. fra i
patrizi, e i più ricchi, che potessero spendere ec. ed era questo un carico
oneroso, come quello di fornire una trireme ec. {{Alle volte
esso era ereditario in certe famiglie ec. V. Senofonte nel
Convito c. 8. §. 40.}}
(29. Gen. 1822.).