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16. Sett. 1822.

[2624,3]  Ho detto in più luoghi pp. 329-30 che l'opinione è Signora degli individui e delle nazioni, che  2625 tali sono e furono e saranno quelli e queste, quali sono o furono o saranno le loro opinioni e persuasioni e principii. La cosa è naturalissima, e conseguenza necessaria dell'amor proprio in un essere ragionante. Perocchè l'amor proprio porta l'uomo a sceglier sempre quello che se gli rappresenta come suo maggior bene. Ma qual cosa se gli rappresenti come tale, ciò dipende dall'opinione, e così la libertà dell'uomo è sempre determinata dall'intelletto. Quindi sebben l'uomo alle volte si scosta da' suoi principii, considerando per allora come suo maggiore bene quello che pur è contrario ai medesimi, nondimeno è naturale che la massima parte delle operazioni {desiderii, costumi ec.} sì degl'individui sì de' popoli sia conforme ai principii tenuti dal loro intelletto stabilmente e abitualmente. (16. Sett. 1822.).