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16. Maggio. 1823.

[2691,3]  Somma conformabilità dell'uomo. Le bestie sono più o meno addomesticabili, secondo che sono più o  2692 meno assuefabili e conformabili di natura. Ma nè le bestie domestiche convivendo coll'uomo, nè queste o altre bestie convivendo con bestie di specie diversa dalla loro, contraggono il carattere e i costumi umani o di quelle altre bestie, nè i caratteri di più bestie di specie diversa si mescolano tra loro per convivere che facciano insieme; ma solamente le bestie domestiche ricevono certe assuefazioni particolari, e certi costumi non naturali portati dalle circostanze, i quali non hanno però che far niente coi costumi dell'uomo. Ma l'uomo convivendo colle bestie, contrae veramente gran parte del carattere di queste, ed altera il suo proprio per una effettiva mescolanza di qualità naturali alle bestie con cui convive. È cosa osservata nella campagna romana, e nota quivi alle persone che per mestiere per abito e per natura sono tutt'altro che osservatrici, che i pastori e guardiani delle bufale, sono ordinariamente stupidi, lenti, goffi, rozzissimi, {{selvatici e}} tali che poco hanno dell'uomo: che i pastori de'  2693 cavalli sono svelti, {attivi,} pronti, vivaci, arguti, agili di corpo e di spirito: quelli delle pecore, semplici, mansueti, ubbidienti ec. (Recanati 16. Maggio 1823.). {{E tra gli abitanti della campagna romana i due estremi della zotichezza e della spiritualité {{e furberia}}, della torpidezza e del brio, {della dappocaggine, pigrizia ec. e dell'attività,} sono i guardiani delle bufale e quei de' cavalli; come lo sono i caratteri di queste specie di animali fra quelle che abitano nella detta campagna. (16. Maggio. 1823.).}}