24. Luglio. 1823.
[3024,1]
3024
Alla p. 3009.
Altresì qualunque suono, e qualunque {vocabolo} di una
lingua straniera che adoperi caratteri diversi da' nostri, se noi conoscendo
quella lingua, non per sola favella orale, ma per iscrittura, ed essendo atti ed
avvezzi a leggerla, concepiamo detto suono o vocalo[vocabolo]
{espressamente,} col pensiero, esso ci si rappresenta
sotto la forma e ne' caratteri ch'egli ha nella lingua a cui appartiene,
ancorchè quel tal suono elementare sia comune anche alla nostra, ed espresso nel
nostro alfabeto con un proprio carattere. Così sempre ci accade, fuori di
qualche circostanza particolare, in cui la mente voglia o debba concepire p. e.
un vocabolo greco in caratteri latini ec. ec. (24. Luglio.
1823.).