22. Agos. 1823.
[3235,1]
Saluto
as si deriva da salus. Ma io
l'ho in forte sospetto di continuativo fatto da salveo-salvitus (antico), mutato in salutus, ovvero da salvo,
mutato il part. salvatus parimente in salutus. (V. Forc. in Saluto, fin. e in Salvo). Giacchè
spessissimo la lingua latina, massime antica, scambiava tra loro l'u e il v, mutando questo in
quello, o per lo contrario. Così lavo ne' composti
diviene luo: ed ablutus si
dice in luogo di ablavatus. Così lautus per lavatus, fautam per favitum. A questo proposito
noterò il continuativo lavito. Forcell.
Cerebrum in fine. {+E commentor e commento, {a}
particip. commentus verbi comminiscor
*
(forse anche comminisco), dice il Forcell.; e notate che qui non
dice dal supino, cioè da commentum, come
suole.}
(22. Agos. 1823.).