4. Sett. 1813[1823].
[3349,2] Se l'idea del giusto e dell'ingiusto, del buono e
del cattivo morale, non esiste o non nasce per se nell'intelletto degli uomini,
niuna legge di niun legislatore può far che un'{azione o
un'ommissione} sia giusta nè ingiusta, buona nè cattiva. Perocchè non
vi può esser niuna ragione per la quale sia giusto nè ingiusto, buono nè
cattivo, l'ubbidire a qualsivoglia {legge;} e niun
principio
3350 vi può avere sul quale si fondi il
diritto che alcuno abbia di comandare a chi che sia, se l'idea del giusto, del
dovere e del diritto, non è innata o ispirata (come vuole Voltaire,
cioè naturalmente
{{e per innata disposizione}} nascente nelle menti degli
uomini, com'ei son giunti all'età di ragione) negl'intelletti umani. (4.
Sett. 1813[1823.]).