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27. Sett. 1823.

[3541,3]  Monosillabi latini. Pes, {spes, {#1. V. p. 3571.} dies, nox, fax, nix,} res. Nótisi che questi e tutti gli altri monosillabi da me raccolti, sono radici (anche rex, lex ec. come ho mostrato pp. 1129-30). E che i nomi greci corrispondenti, bene spesso, oltre al non essere monosillabi, non sono radici: come ἥλιος (lat. sol monosillabo) si deriva da ἅλς  3542 ec. ec. e πρᾶγμα {(res)} viene da πράσσω indubitabilmente. Ed essendo verisimile che i nomi delle cose più necessarie e frequenti a nominarsi, più materiali ec., delle cose che sembrano dover essere state le prime nominate ec. (come sono, almeno in gran parte, quelle significate ne' monosillabi latini da me raccolti ec.) fossero radici, non meno che monosillabi; par che ne segua che in greco, ove tali nomi non sono radici, essi non siano i nomi primitivi greci delle dette cose, e che questi sieno perduti, e che il latino all'incontro gli abbia conservati; e così si confermi la maggior conservazione dell'antichità nel latino che nel greco. E probabilmente i detti nomi latini saranno stati una volta anche greci, {e saranno} venuti da quella lingua onde il greco e il latino scaturirono, ma il latino gli avrà sempre conservati, sino a trasmettergli alle lingue oggi viventi, e nel greco si saranno poi perduti o disusati ec. ec. (27. Sett. 1823.).