2. Gen. 1821.
[466,1]
466 Sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare,
fuorchè sopra il pentimento. Nel pentimento non c'è riposo nè pace, e perciò è
la maggiore o la più acerba di tutte le disgrazie, come ho detto in altri
pensieri p. 65
p.
188. (2. Gen. 1821.)
{{V. p. 476. capoverso 1.}}