13. Nov. 1823.
[3873,1]
Alla p. 3872.
Secondo queste mie osservazioni i temi della seconda avrebbero in tutta la
coniugazione conservato l'e. Ed è ben giusto,
perocch'ella in essi è radicale. Così l'i penultimo
nella quarta, che si conserva in essa coniugazione tutta intera, ne' verbi
regolari. {#1. V. p. 3875. fine..} Non così l'a nella prima, dove essa lettera non è caratteristica,
benchè propria dell'infinito. Infatti manca nel tema, e nel presente ottativo
ec. ec. Similmente il penultimo e di legere. Ne' temi {de' verbi}
son radicali tutte le lettere eccetto l'ultima, cioè l'o, {+ch'è la desinenza non del
tema in quanto tema, ma in quanto voce presente indicativo singolare prima
persona attiva del verbo rispettivo.} Or come la prima e la 3.
finiscono {per lo più} in o
impuro, esse coniugazioni per se stesse non hanno vocale alcuna che sia radicale
generalmente in tutti i temi della coniugazione.
3874
Ma ne' temi della 2. e 4. l'e e l'i
{penultimi} son propri elementi del tema in quanto
tema, non in quanto prima persona ec. Dunque come propri e radicali elementi del
tema, si debbono conservare in tutta la coniugazione, considerata regolare e non
contratta. E la propria forma, in somma, della coniugazione li deve conservar
sempre, come {la prima e la 3.} conserva tutti gli
elementi proprii de' suoi temi, cioè am in amo, leg in lego ec. Li conserva, dico, sempre, se non quando è o
irregolare o contratta, il che non ha che far colla sua proprietà, ed è
accidente non regola nè natura. E quando ne' verbi della prima o della terza,
benchè in essi non sia costante nè proprio della coniugazione che l'ultima
radicale del tema sia una vocale, come lo è nella 2. e 4., quando, dico, questo
s'incontra, essa vocale si conserva per tutta la coniugazione del verbo,
purch'ella sia regolare {#1. giacchè per
anomalia spesse volte la sopprime, come in sapio,
capio (verbi della 3.) e loro composti desipio, recipio
ec.} ec. come in meo {as},
fluo is (benchè non sia primitiva la coniugazione di
questo ec.), ruo, tribuo ec.
Or dunque perchè l'ultima vocale radicale del tema, che, regolarmente, si
conserva in tutta la coniugazione de' verbi sì della quarta, sì della 1. e 3.
quando in queste ha luogo (e se non la vocale si conserva la consonante, quando
questa è l'ultima radicale), perchè, dico, non si dee conservare nella seconda?
anzi regolarmente e costantemente si dee perdere? e se non si perde, ha da
essere irregolarità? Or tutto questo avverrebbe se non si ammettono le nostre
osservazioni e regole, secondo le quali la presente forma della coniugazione 2.
è contratta e non primitiva. E solo le nostre osservazioni mostrano,
3875 ciò, cred'io, per la prima volta, {la primitiva} analogia della seconda con tutte l'altre
nel conservare l'ultima lettera radicale del tema, e le ragioni e i modi per li
quali è avvenuto che nella sua presente più usitata forma ella sola, fra tutte,
non lo conservi. (13. Nov. 1823.).