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10. Dec. Festa della Venuta. 1823.

[3970,1]  Ho detto altrove pp. 2925-26 che male nelle nostre lingue spesso si usa per non, per particella privativa, ec. Questo è proprio particolarmente dell'antico delle nostre lingue, e fors'anche più in particolare, dell'antico francese. I francesi ora dicono mal-ora mé-, ch'è lo stesso (médire dir male), e così il nostro mis (misdire, misfare). Le quali particelle corrotte da mal e destinate alla composizione, ora significano veramente male, ora sono assolutamente negative o privative, come in mépriser, mépris, miscredente, misleale ec. Questa particella mis (o simile) collo stesso uso è anche comune agl'inglesi, il che conferma il sopraddetto, cioè ch'ella {+e così mal ec. ond'ella è corrotta,} fosse specialmente propria dell'antico delle nostre lingue, e particolarmente dell'antico francese. V. gli spagnuoli i quali se ne mancassero, sarebbero nuova prova di ciò, perchè lo spagnuolo non ha forse tanto tolto dal provenzale ec. quanto il nostro antico linguaggio, massimamente scritto ec. ec. {#1. Salvo sia sempre che mis ec. non si trovi essere di origine settentrionale, e di là venuta nell'inglese e nel francese ec.} (10. Dec. Festa della Venuta. 1823.).