1. del 1829.
[4427,3] Usarono gli antichi latini di aggiungere un d alla fine delle voci per evitare l'iato, o ne' versi
l'elisione ec. {+Anche nel mezzo delle
voci composte; come in prosum: pro-d-es, pro-d-esse ec. - prodire, prodigere, redire, redigere ec.
ec.} (V. Forcell. in D
littera). Così i nostri, specialmente antichi, od, ned, ad, sed, ched ec., uso certamente non derivato da' libri di
quegli antichi latini. Segno che quest'uso conservossi per via del latino
volgare ec. (1. del 1829.).