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31. Gen. 1. Feb. 1829.

[4447,1]  Alla p. 4316. Ben d'altra qualità e d'altro peso è la congettura del Niebuhr fondata in profondissima dottrina, e scienza dell'antichità, that the Teucrians and Dardanians, Troy and Hector, ought perhaps to be considered as Pelasgian: ... that they were not Phrygians was clearly  4448 perceived by the Greek philologers, who had even a suspicion that they were no barbarians at all. * (loc. cit. p. 4431. fin., sezione intitolata The Oenotrians and Pelasgians, p. 28.) Egli reca i fondamenti di questa sua propria e particolare opinione, ib. Nella sezione intitolata Conclusion di quella parte della sua storia che concerne gli antichi popoli d'Italia, p. 148, ripete questa sua congettura: In the very earliest traditions they (the Pelasgians) are standing at the summit of their greatness. The legends that tell of their fortunes, exhibit only their decline and fall: Jupiter had weighed their destiny and that of the Hellens; and the scale of the Pelasgians had risen. The fall of Troy was the symbol of their story. * (L'autore riguarda la guerra di Troia come un mito. Sezione intitolata Æneas and the Trojans in Latium, p. 151. Let none treat this inquiry with scorn, because Ilion too was a fable... Mythical the Trojan war certainly is...: yet it has an undeniable historical foundation; and this does not lie hid so far foot the surface as in many other poetical legends. That the Atridæ were kings of the Peloponnesus, is not to be questioned. * ) Altrove (sezione citata nella parentesi qui sopra, p. 160 - 61.) egli reca di nuovo i fondamenti di questa opinione, e mette anco innanzi un'altra sua congettura, che la tradizione della venuta d'Enea nel Lazio, dell'avervi egli fondata una colonia donde Roma derivasse, e dell'essere i romani di origine troiana, non fosse altro che un effetto ed un'espressione della national affinity * esistente fra i Troiani e i Romani, in quanto questi erano, {+secondo l'autore,} di origine in parte Pelasgica. - I Pelasghi,  4449 secondo il Niebuhr (ed una delle parti più insigni ed eminenti e più originali della sua Storia consiste nelle nuove vedute e nei nuovi lumi ch'ei reca sopra questa misteriosa razza * , com'ei la chiama; e nella nuova luce in che egli l'ha posta), furono una nazione {distinta, e} di origine e di costumi diversa, da quella degli Elleni, che noi co' Latini chiamiamo Greci; e nel tempo medesimo grandemente affine: e parlarono una lingua peculiar and not Greek, * e nondimeno grandemente affine alla greca; più affine della Latina, il cui elemento affine al {linguaggio} greco, quello {elemento} which is half greek * sembra, dice il Niebuhr, unquestionable che sia d'origine pelasgica. Tuttavia Pelasghi e Greci non s'intendevano insieme, come non s'intendono italiani e francesi ec. (p. 23, e passim. (31. Gen. 1. Feb. 1829.). {{V. p. 4519.}}