25. Febbr. 1829.
[4467,1]
Alla p. 4354.
Probabilissimamente nella primitiva e vera scrittura, nella quale le vocali oggi
dette lunghe, erano veramente doppie, cioè 2 vocali brevi, {{in tali casi}} si scriveva omettendo la 2da breve: p. es. in vece
d'ἐγὼ ἀρξάμενος si scriveva ἐγo ἀρξ. ovvero ἐγo᾽ ἀρξ., giacchè la scrittura
ordinaria di ἐγώ era ἐγοό, di ἤδη ἐέδεε ec. In somma le vocali ora dette lunghe,
eran veri dittonghi, due suoni brevi; l'uno de' quali si poteva elidere ec.
(25. Febbr. 1829.). {{V. p.
4469.}}