25. Feb. 1829.
[4467,2]
Alla p. 4403.
Senofonte nell'Anabasi, al
principio dei libri 2. 3. 4. 5. 7., riepiloga brevissimamente tutto il narrato prima, e dice: queste cose ἐν τῷ πρόσϑεν
*
(lib. 2 ἔμπροσϑεν) λóγῳ δεδήλωται
*
, cioè, non già nel libro precedente, il quale non contiene tutta quella narrazione ch'egli dice ed epiloga (e la
divisione dell'Anabasi in libri forse è più recente di Senofonte), ma nella parte precedente di questa istoria, appunto come è
usato λόγος da Erodoto. Il Leunclavio male traduce, lib. 2. e 3. superiore libro,
*
men male lib. 4.
superioribus
commentariis,
*
bene lib. 5. hactenus hoc commentario,
*
e lib. 7.
superiore
commentario.
*
Il lib. 6. comincia ex abrupto come il
primo, e senza epilogo, nè proemio di sorta. (25. Feb. 1829.).