10. Marzo. 1829.
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Alla p. 4426.
Notano quelli che hanno molto viaggiato (Vieusseux parlando meco), che per loro una causa di piacere
viaggiando, è questa: che, avendo veduto molti luoghi, facilmente quelli per cui
si abbattono a passare di mano in mano, ne richiamano loro alla mente degli
altri già veduti innanzi, e questa reminiscenza per se {e} semplicemente li diletta. {+(E così li diletta poi, per la stessa causa, l'osservare i luoghi,
passeggiando ec., dove fissano il loro soggiorno.)} Così accade: un
luogo ci riesce romantico e sentimentale, non per se, che non ha nulla di ciò,
ma perchè ci desta la memoria di un altro luogo da noi conosciuto, nel quale poi
se noi ci troveremo attualmente, non ci riescirà {(nè mai ci
riuscì)} punto romantico nè sentimentale. (10. Marzo.
1829.).