23. Marzo. 1829.
[4472,5] Monosillabi latini. Nix.
[4472,6] κέραμος - κεράμιον. V. Orelli,
loc. cit. qui sopra, p. 279. fine, il qual luogo, come si dice nelle
note, è copiato da Aristotele.
[4473,1]
4473 εὐϑέως o εὐϑύς, come luego, per dunque, {però,} iccirco,
conseguentemente, necessariamente V. Orelli
ib. p. 312. lin. 8 - 9., e la nota p.
697. Luogo notabile. Così, spesso, colla negazione: p. e. οὐ γὰρ εἰ
ec. διὰ τοῦτο εὐϑὺς καί ec., ovvero omesso il διὰ τοῦτο però. (23. Marzo. 1829.).