7. Marzo 1821.
[724,2] L'uomo è così inclinato alla lode, che anche in quelle
cose dov'egli non ha mai nè cercato nè curato di esser lodevole, e ch'egli stima
di nessun pregio, ancora in queste l'esser lodato lo compiace. Anzi spesso lo
indurrà a cercar di rialzare presso se stesso il pregio e l'opinione di quella
tal cosa minima nella quale è stato lodato; e a persuadersi che essa, o l'essere
lodevole in essa, non sia del tutto minimo nell'opinione altrui. (7. Marzo
1821.).