11. Apr. 1829. Recanati.
[4485,9] Chi ha viaggiato, gode questo vantaggio, che le
rimembranze che le sue sensazioni gli destano, sono spessissimo di cose lontane,
e però tanto più vaghe, suscettibili di fare illusione, e poetiche. Chi non si è
mai mosso, avrà rimembranze di cose lontane di tempo, ma non mai di luogo.
Quanto al luogo (che monta pur tanto, {+che è più assai che nel teatro la scena),} le sue rimembranze saranno
sempre di cose, per così dir, presenti; però tanto men vaghe, men capaci
d'illusione, men soggette all'immaginazione e men dilettevoli. (11. Apr.
1829. Recanati.).