12. Apr. 1829.
[4486,1] Delle cognizioni enciclopediche degli antichi
(massimamente greci), e del loro scrivere sopra ogni ramo dello scibile, del che
altrove p. 4238
p.
4294, possono dare un'idea, e sono un esempio, anche gli scritti di
Cic. (fra superstiti e perduti)
imitatore in ciò, come in tante altre cose, de' greci: il quale a molte delle
sue opere (filosofiche, rettoriche ec.) fu mosso, non da alcuna ispirazione ὁρμή
particolare, {+da impulso, da affezione
verso quegli argomenti, da trovarsi aver pensato con particolarità su di
essi,} ma dalla sola voglia, {+dal desiderio (che però la morte o gli affari gl'impedirono di
soddisfare)} di compire il ciclo (come Niebuhr chiama quello delle opere di
Aristotele) de' suoi scritti sopra
ogni dottrina {enciclopedica} ec. V. la pref. de Officiis.
(12. Apr. 1829.).