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11. Luglio.

[4521,2]  Molti avverbi e preposizioni delle lingue nostre sono fatte coll'aggiunta di un de affatto pleonastico alle corrispondenti latine. De retro: diretro, dirietro, dreto, dietro (il volgo marchegiano appunto latinamente: de retro); e poi,  4522 raddoppiato ancora il di, di dietro; derrière, detras. De ubi: dove. De unde: donde. De ante: delante, dianzi, dinanzi, davanti, devant. De post: di poi, dopo, da poi, depuis, despues. {+De mane: dimani ec. demain. (11. Lugl.)} Così di sopra, di sotto, da presso, da lungi, da vicino, da o di lontano. Quest'uso par fosse proprio del volgar latino 1.o perchè comune a tutte 3 le lingue figlie, 2.o perchè si trova già in parte nel latino scritto. Desuper, desubito, derepente; dove il de ridonda: dehinc, deinde; dove il de (come in donde) è ripetuto; perchè già il semplice hinc vale de hic, inde è de in (dein).
[4522,1]  Iuvi per iuvavi, ad-iutum ec. per ad-iuvatum.
[4522,2]  La prosa in verità, {+parlando assolutamente,} precedette da per tutto il verso, come è naturale; ma il verso conservato precedette quasi da per tutto la prosa conservata. (11. Luglio.).