14. Aprile 1821.
[943,2]
{Alla p. 923 marg.} Un tal
popolo dev'essere insomma necessariamente stazionario. E qual popolo infatti è
più maravigliosamente stazionario del Chinese, (v. qui dietro p. 942. principio) nel quale abbiamo
osservato una somigliante costituzione? Sir
George (Giorgio) Staunton, Segretario d'Ambasciata nella missione di
Lord Macartney presso l'Imperatore
della China, nella introduzione alla sua versione inglese del Codice penale dei Chinesi,
nota in questa nazione, come
944 fra le cause di
certi ragguardevoli vantaggi morali e politici
*
posseduti, secondo lui, da essa nazione, vantaggi che non possono,
*
secondo lui,
essere agguagliati con
esattezza in alcuna società Europea,
*
nota, dico, la quasi totale mancanza di dritti e
privilegi feudali; la equabile distribuzione della proprietà
fondiaria;
*
e la naturale incapacità ed avversione e del popolo e del governo ad
essere sedotti da mire d'ambizione, e da desio d'estere
conquiste
*
. Edinburgh Review loco citato qui
dietro (p. 942. principio.) p.
295. Lo stesso Edinburgh Review
nella continuazione dello stesso articolo (Annali di Sc. e lettere.
Milano. Gennaio 1812. Vol. IX. N. 25. p. 42.
mezzo) nomina (ad altro proposito) la istituzione
delle caste dell'India,
*
dove io
l'ho già notata nel pensiero a cui questo si riferisce pp. 917-23 , e di più nell'antico
Egitto.
*
Questo lo fa
incidentemente, sicchè non ha verun'altra parola su questo punto. (14.
Aprile 1821.)