24. Aprile. 1821.
[978,3]
Alla p. 975.
Una lingua timidissima non è buono nè perfetto strumento a gustare una lingua
coraggiosa ed ardita, a gustare gli ardimenti e il coraggio; nè una lingua tutta
regola, e matematica, ed esattezza e ragione, a gustare una lingua naturalmente
e felicemente irregolare, (come sono tutte le antiche, orientali come
occidentali), una lingua regolata dalla immaginazione ec.; nè una lingua che non
ha, si può dire, nessuna proprietà
quanto ai modi ec. (οὐδἑν τι ἴδιον) a gustare le proprietà
979 delle altre lingue. (24. Aprile.
1821.).