20. Maggio 1821.
[1066,2] Quanta sia la superiorità degl'italiani
nell'attitudine a conoscere e gustare la lingua latina, si può argomentare
proporzionatamente dalla superiorità riconosciuta in loro, nel bello scriver
latino, ossia nella imitazione
1067 degli scrittori
latini, quanto alla vera e propria ed ottima lingua latina. E certo chi è
superiore nell'imitare, chi è superiore nel maneggiare e adoperare, è necessario
che lo sia pure nel conoscere e nel gustare, e quella prima superiorità, suppone
questa seconda. Ora di questa superiorità degl'italiani nello scriver latino,
dal Petrarca fino a oggidì, v. Andrès t. 3. p. 247. - 248. e quivi le note del
Loschi, p. {89 - 92. p.} 99. - 102. t. 4. p. 16. e le
Epist. del Vannetti
al Giorgi.
(20. Maggio 1821.).