17. Luglio 1821.
[1338,2] Perchè la medicina ha fatto da Ippocrate in qua meno progressi, e sofferto meno
cangiamenti essenziali che, possiamo dire, qualunque altra scienza, in pari
spazio di tempo; e quindi conservasi forse più vicina di ogni altra alla
condizione e misura ec. in cui venne dalla Grecia; perciò
quella parte della sua nomenclatura che si compone di vocaboli greci, è forse
maggiore che in qualsivoglia altra scienza o disciplina, ragguagliatamente e
proporzionatamente parlando. Non dico niente della Rettorica ec. (17.
Luglio 1821.). {{V. p.
1403.}}