4. Agosto 1821.
[1452,1] Ciascun uomo è come una pasta molle, suscettiva
d'ogni possibile figura, impronta ec. S'indurisce col tempo, e da prima è
difficile, finalmente impossibile il darle nuova figura ec. Tale è ciascun uomo,
e tale diviene col progresso dell'età. Questa è la differenza caratteristica che
distingue l'uomo dagli altri viventi. La maggiore o minore conformabilità primitiva, è la principal differenza di
natura fra le diverse specie di animali, e fra i diversi individui di una stessa
specie. La maggiore o minore conformabilità acquisita (mediante l'uso generale delle assuefazioni,
che produce la facilità delle assuefazioni particolari) e le diverse forme
ricevute
1453 da ciascun individuo di ciascuna specie,
è tutta la differenza di accidente che si trova fra detti individui. Quindi
considerate quanto sia ragionevole l'opinione delle cose assolute, anche dentro
i limiti, e l'ordine effettivo della natura qual ella è, e dilatate questo
pensiero.
[1453,1] Da tali osservazioni segue che la natura ha lasciato
più da fare per la loro vita, a quegli esseri ai quali ha dato maggiore
conformabilità, cioè qualità e facoltà più modificabili, diversificabili, e
variamente sviluppabili, {+e capaci di
produrre più diversi e moltiplici effetti, quantunque lasciate quali sono
naturalmente, non li producano.} Tale è soprattutti l'uomo. Quello che
la natura gli possa aver lasciato a fare, l'ho detto in altro pensiero pp.
1370-72. (4. Agosto 1821.). {{V. p. 1538.
capoverso 1.}}