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20. Agos. 1821.

[1529,2]  Alla p. 1513. fine. Questo ch'io dico, che la bellezza umana, massime della fisonomia, è inseparabile e deriva principalmente dalla significazione, che niente ha che fare col bello, si può vedere ancora ne' diversi atteggiamenti di una persona o {di} un volto, più o meno animati ed espressivi, e significatori di cose più o meno piacevoli, o viceversa; secondo le quali differenze, una stessa persona, par bella e brutta, più e meno bella o brutta.
[1530,1]   1530 Del resto un volto bello e regolare significa sempre {per se} qualche cosa di piacevole, quantunque falsamente. Quindi ogni volto regolare piace. Ma piace pochissimo, ed alle volte appena si sente che sia bello, s'egli o per mancanza di anima, o di coltura, o di arte nella persona, manca affatto d'ogni significazione estranea alla sua significazione naturale, e se questa si riconosce evidentemente per falsa. Onde par molto più bello un viso molto meno regolare, ma espressivo, animato ec. che quello che ho detto. ec. ec. ec. (20. Agos. 1821.).