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20. Agos. 1821.

[1531,1]  Facciamo conto che la scienza politica da Machiavello in poi abbia fatto 20 passi,  1532 10 per opera di Machiavello, e gli altri 10 distributivamente per opera degli altri successivi scrittori. Chi fu uomo più grande? Machiavello o i suoi successori? E pur l'ultimo di questi è molto più gran politico di Machiavello, e la politica nelle sue opere ha una doppia estensione. Nessuno dunque preferisce Machiavello a quest'ultimo, e le sue opere non si leggono oramai che per profondità di studio; e se la scienza dopo lui avesse mutato faccia, come spesso accade, in virtù per altro dell'impulso da lui datole, più che di qualunque altra cagione; le opere di Machiavello non si leggerebbero più. Figuriamoci lo stesso della fisica in ordine a Galileo. Ma siccome la fisica ha realmente mutato faccia, però gli scritti di Galileo forse il più gran fisico e matematico del mondo, si lasciano agli eruditi. Tanto è vana e caduca quella gloria per cui gli uomini si affaticano, che non solo ella dipende dalla fortuna, non solo si stende a pochissimi studiosi e consapevoli delle cose antiche, non solo basta un piccolissimo caso ad impedirla o a sopprimerla, {+non solo tocca bene spesso agl'immeritevoli ec. ec.}  1533 ec. ec. ec. ma lo stesso cercarla, lo stesso ottenerla, è cagione del perderla. Quegli uomini straordinarii e sommi che danno colle loro opere un impulso allo spirito umano, e cagionano un suo notabile progresso, restano dopo poco spazio inferiori nell'opinione e nella realtà, a degl'ingegni molto minori, che profittando de' suoi lumi, conducono lo spirito umano molto più avanti di quello a cui egli non lo potè portare. Così quelle stesse opere che gli procacciarono gloria, cagionano la di lui dimenticanza; e il gran filosofo con quel medesimo con cui cerca ed ottien rinomanza, travaglia a distruggerla. Le glorie letterarie per questa parte, sono alquanto meno soggette a questo inconveniente. Dico per questa parte, perchè le alterazioni dei gusti, e la somma istabilità del bello, che non ha forma indipendente dall'opinione e dal costume ec. come il vero, producono bene spesso il medesimo effetto. (20. Agos. 1821.).