21. Agosto 1821.
[1535,1] A quello che ho in molti luoghi detto e spiegato
pp. 85-86
p. 230
pp. 266-68
pp. 339-40
pp. 486-88 della inclinazione irresistibile che l'uomo sociale
contrae al partecipare altrui
1536 le proprie
sensazioni ec. gradevoli o no, massime se straordinarie, bisogna riferire la
gran difficoltà che giornalmente si prova a conservare il segreto, massime
quanto meno l'uomo è lontano dallo stato naturale, o quanto meno è assuefatto a
comprimere i suoi desiderii. Onde le donne e i fanciulli sono le persone meno
capaci del segreto. Ma anche l'uomo fatto, e d'animo colto e formato ec. prova
spessissimo gran difficoltà ad esser perfettamente segreto, sicchè nessun
indizio gli scappi dalla bocca di ciò che sa, e massime se la cosa è curiosa ec.
quantunque mai possa importare la segretezza. E se ciascheduno esaminerà bene la
sua vita, vedrà quante volte la lingua gli abbia nociuto, o nelle piccole o
nelle grandi cose, e bene spesso, malgrado ch'egli prevedesse il danno. Uomo
perfettamente segreto, non penso che si trovi, non solo per le minime
circostanze che non si avvertono, e che tradiscono il segreto; ma per la
inclinazione ch'egli ha a manifestarlo, inclinazione a cui egli, se non sempre,
certo assai spesso fa qualche maggiore o minor sacrifizio. E {forse} la maggior parte delle circostanze che ho detto, derivano in
1537 ultima analisi da questa inclinazione.
(21. Agosto 1821.).