[1137,1] Ora per lo contrario la formazione e quasi
perfezione della lingua greca appartiene non solo alla più lontana epoca
dell'antichità che noi conosciamo distintamente, ma anzi ad un'epoca ancora
tenebrosa e favolosa. E il più antico monumento della scrittura greca che ci
rimanga, è forse anche (eccetto i libri sacri) la più antica scrittura
1138 che si conosca: dico Omero. E questo scrittore non solamente non è rozzo, ma
tale che non ha pari di pregio in veruno de' secoli susseguenti. Nè tale avrebbe
potuto essere senza una lingua o perfetta, o quasi. Bisogna dunque supporre
(come tutti fanno) avanti Omero, una
lunga serie di tempi e di scrittori ne' quali la lingua di rozza e impotente
divenisse appoco appoco quale si vede in Omero. Ma i Catoni, i
Plauti, i
Lucrezi che precederono Omero,
non ci restano, come quelli che precederono Cicerone e Virgilio, {+e neppure si ha certa memoria di nessuno
di loro.} Anzi da Omero in su
ci si spegne ogni lume intorno alla lingua greca. Vedi dunque la gran differenza
degli ostacoli allo scoprimento della prima lingua greca, paragonati con quelli
per la prima lingua latina. { Possiamo dire che nella lingua latina abbiamo la
stessa antichità della greca, e contuttociò un'antichità meno antica e
più vicina a noi.}