[1142,3]
Versare è continuativo di vertere dal suo participio versus. Il Forcellini lo chiama frequentativo. E
io domando se {in} questi esempi ch'egli adduce (v. gli
esempi del primo §.) versare importa frequenza o
continuazione. E così quando Orazio disse
facilmente si vede che dicendo vertite
avrebbe detto assai meno, {e significata l'assiduità molto impropriamente.}
Così discorrete del passivo versari che
1143 significa un'azione o passione della quale non so
qual possa essere di sua natura più continua. Così di conversari, {adversari} ec. Da versare o da transversus
{participio} di transvertere,
deriva transversare, e da questo il traversare, l'attraversare,
e l'intraversare italiano, il francese traverser, e lo spagnuolo travessar e atravessar. Ma il verbo transversare escluso dagli onori del Vocabolario sta
relegato ne' Glossari, come in quello
del Du Cange che l'interpreta transire, trajicere; e il
Forcellini lo rigetta appiè del
suo Vocabolario nello spurgo delle voci trovate senza
autorità competente ne vecchi Dizionari latini, e lo spiega transverse ponere. Nè la recente Appendice al Forcellini lo toglie di quel posto o lo
ricorda in veruna guisa. Ora ecco questa parola barbara in un gentilissimo
poemetto o idillio del secolo di Augusto
o del susseguente, dico in quel poemetto che s'intitola Moretum, (attribuito da alcuni a Virgilio, da altri ad un A. Settimio Sereno o Severo, poeta
Falisco del tempo de' Vespasiani) ad
imitazione del quale, (cosa finora, ch'io sappia, non osservata) il nostro Baldi scrisse il famoso Celeo, dove quasi
traduce i primi versi del poemetto latino. Dice dunque l'autore d'esso poemetto
1144
Contrahit admistos nunc fontes atque farinas;
transversat durata manu, liquidoque coactos
Interdum grumos spargit sale. * (v. 45. seqq.)
Cioè vi passa e ripassa sopra colla mano, attraversa quella pasta già sodetta colla mano. Ecco dunque il verbo transversare, e le nostre parole ec. di origine antica, e latina pura. {Potrebbe darsi che transversare volesse dire a un dipresso versare, cioè rivolgere e dimenare fra le mani. Nondimeno la spiegazione che danno il Gloss. e il Forcell. a transversare, la prep. trans, e il significato della voce transversus ec. par che confermino la mia interpretazione. C'è anche il verbo transvertere di cui v. Forcell. e di cui transversare par che debba essere il continuativo.}
Vos exemplaria graeca
Nocturna versate manu, versate
diurna
*
Contrahit admistos nunc fontes atque farinas;
transversat durata manu, liquidoque coactos
Interdum grumos spargit sale. * (v. 45. seqq.)
Cioè vi passa e ripassa sopra colla mano, attraversa quella pasta già sodetta colla mano. Ecco dunque il verbo transversare, e le nostre parole ec. di origine antica, e latina pura. {Potrebbe darsi che transversare volesse dire a un dipresso versare, cioè rivolgere e dimenare fra le mani. Nondimeno la spiegazione che danno il Gloss. e il Forcell. a transversare, la prep. trans, e il significato della voce transversus ec. par che confermino la mia interpretazione. C'è anche il verbo transvertere di cui v. Forcell. e di cui transversare par che debba essere il continuativo.}