[1174,1]
1174 E notate che l'uso della moneta quanto è
necessario a quella che oggi si chiama perfezione dello stato sociale, tanto
nuoce a quella perfezione ch'io vo predicando; giacchè il detto uso è l'uno de'
principalissimi ostacoli alla conservazione dell'uguaglianza fra gli uomini, e
quindi degli stati liberi, alla preponderanza del merito vero e della virtù ec.
ec. e l'una delle principalissime cagioni che introducono, e appoco appoco
costringono la società all'oppressione, al dispotismo, {alla
servitù} alla gravitazione delle une classi sulle altre, insomma
estinguono la vita morale {ed intima} delle nazioni, e
le nazioni medesime in quanto erano nazioni. (16. Giugno 1821.).
{{Quel che si è detto della moneta si può dire
di mille altri usi ec. necessari alla società o civiltà, e pur
d'invenzione ec. difficilissima, come la scrittura, la stampa
ec.}}