[1197,1] L'uomo non può mai formarsi l'idea di una bellezza
isolata, vale a dire che il bello assoluto non esiste, nè altrove, nè nella
idea, nella fantasia, nell'intelletto naturale e primitivo dell'uomo. Figuratevi
che ci sia mostrato un oggetto forestiero, e che questo sia il primo e l'unico
che noi vediamo nel suo genere. Noi o non giudichiamo in nessun modo della sua
bellezza o bruttezza, nè la sentiamo; ovvero ne giudichiamo comparativamente ad
altri generi di cose, e ad altre proporzioni, e così per lo più andiamo errati,
e probabilmente giudicheremo brutto un oggetto che nel suo paese è giudicato
bellissimo, e che lo è nel suo genere effettivamente; o viceversa. Figuratevi
1198 di vedere un uccello Americano di specie da
voi non prima veduta. Questa è specie e non genere, e voi per giudicarne potete
paragonarla alle altre specie di uccelli che conoscete. Tuttavia probabilmente
sbaglierete il giudizio; voglio dire, p. e. vi parranno sproporzioni quelle che
agli Americani assuefatti a vederne, parranno proporzioni, e bellezza: e
viceversa agli Americani parranno sproporzionati e brutti molti uccelli di
specie e di forme assai differenti dai loro, e ch'essi non sono accostumati a
vedere. Così discorrete d'ogni sorta di oggetti o naturali o artifiziali.