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[1287,2]  Notate che i primi alfabeti abbondarono de' segni delle aspirazioni (frequentissime, e di suono marcatissimo nelle lingue orientali come nello spagnuolo) i quali segni passarono poi ad esser vocali negli alfabeti d'occidente, presi dallo stesso oriente. {+E ciò per la naturale analogia delle aspirazioni colle vocali, che pronunziate da se, non sono quasi altro che aspirazioni.} Abbondarono pure de' segni delle consonanti aspirate, distinti da' segni delle non aspirate: abbondanza non necessaria quando v'erano i segni delle aspirazioni che potevano congiungersi a quelli delle consonanti non aspirate dette tenui, e così denotare le consonanti aspirate, come poi fecero i latini, ed anticamente i greci che scrivevano THEOΣ, ΨYKHH o ΠΣYKHE ec. Ma questo è il naturale andamento dello spirito umano, {tutto} il cui progresso {tanto in genere come in ispecie, vale a dire in qualsivoglia scienza o arte,} consiste nell'avvicinarsi sempre più agli elementi delle cose e delle idee, e nel conoscere che una cosa o un'idea fin allora dell'ultima semplicità conosciuta, ne contiene un'altra più semplice. {V. in questo proposito la p. 1235. principio. }

1234,11234,1occidenteoriente