[132,1] Relativamente a quello che ho detto p. 80. si può considerare che la
barbarie cupa ed oscura, e vilmente e stranamente crudele de' bassi tempi, non
proveniva solamente dall'ignoranza, ma da questa mescolata alla religion
cristiana. Se fosse stata una barbarie pagana, quella religione aperta, chiara,
materiale, senza misteri, avrebbe dato a quella ignoranza un colore più allegro,
e a quei costumi un carattere meno profondo. Ma le menti erano tutte piene di
quel sombre, di quel misterioso, di quel lugubre, di
quello spaventoso della religion cristiana massimamente guasta dalla
superstizione; lo spirito del tempo era modellato sopra queste forme metafisiche
e astratte; l'uomo era malvagio per natura della società, come sempre; aggiunta
alla malvagità l'ignoranza la superstizione, e lo spirito cupo del tempo, il
vizio prese il carattere di metafisica, cosa notabile, e ben diversa dagli
antichi vizi che generalmente erano più naturali, e quantunque gravi e dannosi,
tuttavia si soddisfacevano apertamente, o al più sotto un velo di politica
superficialissima. E quindi
133 la barbarie prese quel
carattere tenebroso, e la malvagità divenne scelleraggine profondissima.
(23. Giugno 1820.). {{Aggiungete che la
religion pagana come più naturale che ragionevole, avrebbe servito a
conservar qualche poco di natura in quella barbarie. E la natura è un gran
contravveleno e medicamento in ogni corruzione umana, e un gran faro in
mezzo alle tenebre {dell'ignoranza} quando non sia
spento da una ragione corrotta, come allora.}}