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[1350,1]  1. La differenza delle lingue, e la maggiore o minor copia de' termini, maggiore o minor precisione e universalità loro, e certezza di significato e stabilità. V. Sulzer, negli Opuscoli interessanti di Milano, vol. 4. p. 65 - 70. 79 - 80. La maggiore o minor copia di parole esprimenti idee chiare ec. v. ib. p. 53 - 54. Una delle grandi ragioni per cui i greci negli studi astratti e profondi, (sì filosofici che gramatici ec. ec. ec.) come in ogni altro genere di cognizioni andarono avanti a tutti gli antichi, ai latini ec. io credo certo che sia la gran facilità che aveva la loro lingua ad esprimere, ed esprimere precisamente le nuove cose, le nuove e particolari idee di ciascuno. Facilità che si sperimenta anche oggi nell'attingere da quella lingua a preferenza di ogni altra i nomi delle nuove o più precise e sottili cose ed idee, e le intere nomenclature ec.