[159,2] Da tutte le cose dette nei pensieri qui sopra,
inferite che le nostre cognizioni intorno alla natura o dell'uomo o delle cose,
{e le nostre deduzioni, raziocini, e conclusioni,}
per la maggior parte non sono assolute ma relative,
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cioè sono vere in quanto alla maniera di essere delle cose esistenti, e da noi
conosciute per tali, ma era in arbitrio della natura che fossero altrimenti. E
intendo anche della maggior parte degli assiomi astratti, pochi de' quali sono
veramente assoluti e necessari in qualunque sistema di cose possibili (benchè
paiano), eccetto forse in matematica. E apprendiamo a formarci della possibilità un'idea più estesa della
comune, e della necessità e verità un'idea più limitata assai.
Vedete {in questo proposito} il fine del primo Libro del Zanotti sopra le forze che chiamano
vive.