[1808,1]
1808 Da queste ragioni deriva in parte un effetto che
si osserva in tutti i primitivi scrittori di qualsivoglia lingua. Essi non sono
mai eleganti, bensì ordinariamente familiari. La familiarità essendo anch'essa
bellissima, si confonde molte volte coll'eleganza, e può considerarsi come una
delle sue specie (massime quando la stessa familiarità cagiona il pellegrino
nella scrittura, per non esser solita a venirvi applicata). Ma io qui non
intendo parlare di quella eleganza di cui il Caro in verso e in prosa può essere un modello, bensì di quella di
cui saranno eterni modelli a tutte le nazioni e le lingue, Virg. e Cic..