[1875,1] Queste osservazioni possono rendere molto bella
ragione del perchè la {vera} novità sia generalmente
considerata come rarissima e difficilissima in fatto di musica, cioè di armonia
e {soprattutto di} melodia, a differenza della pittura,
della scultura, della poesia, dell'eloquenza ec. Infatti un'assoluta novità in
musica non può esser altro che disarmonia, perchè sarebbe sconvenienza dalle
assuefazioni generali. Anche nella poesia e nella prosa, ciò che spetta
puramente all'armonia e melodia, non è quasi punto capace di novità. Cioè le
nuove combinazioni in
1876 questo genere sarebbero
facilissime e infinite, ma non sarebbero più armonie nè melodie perchè non
converrebbero coll'assuefazione della propria nazione e lingua; mentre che
l'assuefazione è il solo fondamento, ragione, elemento, principio costitutivo
dell'armonia e melodia. Nelle diverse nazioni e lingue diversissime sono le
armonie e melodie della prosa e del verso, {+(come pure di ciascuna parola isolata, vale a dir la
melodia delle sillabe e lettere, della quale e non d'altro si compone quella
di ciascun verso o periodo)} perchè diverse le assuefazioni, ma in
ciascuna lingua rispettivamente, la novità è quasi impossibile in questo genere;
e ciò che in un'altra lingua è melodioso, per quanto, assolutamente parlando, e
prima della diversa {o contraria} assuefazione, fosse
adattabilissimo alla lingua in cui tu scrivi, non lo è più, perchè sconverrebbe
coll'assuefazione, e quindi sarebbe sconvenienza e disarmonia. {V. p. 1879.} Laddove quel bello che dipende
dall'imitazione dalla significazione, dall'espression degli affetti ec. dal
seguir la natura ec. ec. è infinitamente variabile e suscettivo di novità. E
siccome questo bello costituisce la parte principale del bello pittorico,
scultorico, poetico ec.
1877 e non dipende cotanto nè
consiste nell'assuefazione, (la quale non può esser che limitatissima, massime
generalmente e nel volgo ec.) però le dette arti belle sono suscettibilissime di
novità e varietà. L'architettura, il cui bello costitutivo dipende anch'esso e
consiste per la più parte nell'assuefazione, varia bensì nelle nazioni affatto
diverse, come varia la musica, e come la melodia della prosa o del verso, ma in
nessuna nazione è suscettibile di più che tanta novità. Ed è questo un nuovo
genere di somiglianza fra queste due belle arti, architettura e musica, oltre
gli altri da me notati altrove pp. 79-80.
1878,21879,179,11878,2