[1895,1] Da queste osservazioni seguirebbe che la corruzione
della lingua italiana, e proporzionatamente della spagnuola, fosse oggi tanto
più facile e quasi inevitabile, quanto la sua perfezione è più antica, e
d'indole diversa da quella de' tempi moderni. Ora io
1896 convengo che sia facilissima perch'è facilissimo il non attenderci, il non
istudiar la lingua, e il non possederla, come si fa; e che sia più difficile
oggidì lo scriver bene la nostra lingua che qualunque altra. Dico però ch'ella
nella natura della sua stessa perfezione antica, contiene i principii essenziali
di conservazione; che la sua vera indole porta con se gli elementi della sua
durata; ed in modo che laddove le altre lingue si corromperanno prestissimo, la
nostra (quando vi si ponga l'osservazione che bisogna) potrà sempre conservarsi
qual era, o piuttosto ritornar tale.