[1923,1] Notate. L'uomo in assoluto stato di natura, il
bambino, non differisce dagli animali (massime da quelli che nella catena del
genere animale sono più vicini alla specie umana), se non per un menomo grado
ch'egli ha di maggior disposizione ad assuefarsi. La differenza è dunque
veramente menoma, e perfettamente gradata, fra l'uomo {in
natura,} e l'animale il più intelligente, come fra questo e l'altro un
po' meno intelligente ec. Ma di menoma, diventa somma, coll'esser coltivata,
cioè col porre in atto e in esercizio quella alquanto maggiore disposizione che
l'uomo ha ad assuefarsi. Un'assuefazioncella ch'egli può acquistare, e l'animale
no, perchè alquanto meno disposto, ne facilita un'altra. Due assuefazioni (se
così posso esprimermi) già acquistate, mediante
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quel piccolissimo mezzo di più, che la natura ha dato all'uomo, gliene
facilitano altre sei o otto, ed accrescono nella stessa proporzione la facilità
di acquistarle. Ecco che l'uomo viene acquistando mediante le sole assuefazioni
la facoltà di assuefarsi. La quale da una piccolissima disposizione naturale,
quasi dal grano di senapa, cresce sempre gradatamente, ma con proporzioni sempre
crescenti, in modo che a forza di assuefazioni acquistate, e della facoltà di
assuefarsi, l'uomo arriva a differenziarsi infinitamente da qualunque animale e
dall'intera natura. E similmente col progresso delle generazioni arriva colla
stessa proporzione crescente, a sempre più differenziarsi dal suo stato
naturale, dagli uomini primitivi, dagli antichi ec. ec. L'andamento, o il così
detto perfezionamento dello spirito umano rassomiglia interamente alla
progressione geometrica che dal menomo termine, con proporzione crescente arriva
all'infinito. Siccome
1925 appunto l'uomo da una menoma
differenza o superiorità di naturale disposizione arriva ad una interminabile
differenza dagli altri animali. E non è dubbio che quella che si chiama
perfettibilità dell'uomo è suscettibile di aumento in infinito come la
progression geometrica, e di aumento sempre proporzionalmente maggiore.
(15. Ott. 1821.).
3374,1Assuefazione. Assuefattibilità e conformabilità dell'uomo.
Attenzione. Imparare. Ingegno. Disposizioni naturali. Facoltà umane.Perfettibilità o Perfezione umana.Progressi dello spirito umano.