[1942,1] Ora mentre i sapori in quanto sapori sono
suscettibili di armonia e disarmonia, e quindi di piacere e dispiacere, come i
suoni o tuoni; i colori in quanto colori non ne sono suscettibili, e però in
quanto
1943 colori non entrano nella sfera del bello.
Certo è che considerando i colori isolatamente e senza applicarli ai diversi
oggetti colorati, naturali o artefatti, (i quali sono piacevoli o dispiacevoli
per altri generi d'armonie) poco o nulla di armonia o disarmonia, di gusto o
disgusto, sente l'uomo nelle diverse combinazioni e gradazioni di colori, quando
essi non esprimono nulla. Laddove le diverse combinazioni e disposizioni e
gradazioni de' sapori e de' suoni non possono essere senz'armonia o disarmonia,
gusto o disgusto del palato o dell'udito, e questo maggiore o minore.