[2017,3] Il fare un atto di vigore, o il servirsi del vigore
passivamente o attivamente, {+(come fare
un veloce cammino, o de' movimenti forti ed energici ec.)} quando
{e finchè} ciò non superi le forze dell'individuo,
è piacevole per ciò solo, quando anche sia per se stesso incomodo, (come
l'esporsi a un gran freddo ec.) quando anche sia senza spettatori, e
prescindendo pure dall'ambizione e dall'interna soddisfazione e
2018 compiacenza di se stesso, che vi si prova. {+Nè solo il fare tali atti, ma anche il
vederli, l'essere spettatore di cose attive, energiche, rapide, movimenti
ec. vivaci, forti, difficili ec. ec. azioni ec. piace, perchè mette l'anima
in una certa azione, e le comunica una certa attività interiore, la rompe ec. l'esercita da lontano ec.
e par ch'ella {ne} ritorni più forte, ed esercitata
ec.}
2049,1Manuale di filosofia pratica.Trattato delle passioni, qualità umane ec.Inclinazione dell'uomo a misurar gli altri da se
stesso.alla vivacità, alla vita.Piacere (Teoria del).