[2026,1] Da ciò segue che la lingua latina
2027 come quella ch'essendo d'indole tutta e distintissimamente
antica, non ne ha punto la libertà, è del tutto inettissima alle cose moderne,
alle traduzioni degli scritti moderni ec. (e lo spirito umano avrebbe incontrato
un grandissimo ostacolo, e camminato con somma lentezza, se più a lungo, dopo il
risorgimento della civiltà, fosse durato negli scrittori, {negli affari ec.} l'uso e il bisogno di adoperar la lingua latina,
per la insufficienza delle volgari.) Le altre lingue antiche vi sono più o meno
adattabili, secondo che hanno maggiore o minor libertà, fra le quali tiene il
primo luogo la greca. (dico fra le lingue antiche ben colte e formate, giacchè
le altre sono adattabili a tutto, non
per virtù, ma per difetto, e così può forse dirsi della tedesca.)
Viceversa le moderne sono più o meno adattabili alle cose antiche, ed alle
traduzioni degli antichi, secondo che hanno maggiore o minor libertà, e che
tengono più o meno d'indole antica,
2028 o somigliante
o affine all'antica: fra le quali ha il primissimo luogo l'italiana, (intendo
sempre fra le colte) e l'ultimissimo possibile la francese, {o piuttosto} ella è fuori affatto di questo numero. (1. Nov. dì
d'Ognissanti. 1821.).