[2103,2] Sebbene il maggior numero de' grandi scrittori
greci, massimamente ne' migliori tempi della greca letteratura, fu Ateniese
(come da molti si è osservato, e in
2104 particolare da
Velleio sulla fine del primo),
sebbene il secol d'oro detto di Pericle
non appartenesse che agli Ateniesi, ec. ec. nondimeno nè la lingua nè la
letteratura greca non fu mai ristretta a quei termini di unità, che definiscono,
uniformano, assoggettano, regolano una letteratura, {o
lingua} e la rendono meno varia, libera, originale ec. E questo perchè
non v'ebbe in Atene, neppure in quei tempi, tanto spirito
di società giornaliera come in Roma, e perchè gli stessi
scrittori Ateniesi, e in quel secolo e poi, non si restrinsero mai per nessun
modo al solo dialetto Ateniese, o al solo gusto Ateniese; anzi per lo contrario
ec. E di più ciascuno scrittore pensò e scrisse da se, e si formò da se una
scuola, una lingua, uno stile, una letteratura. ec. {(v. la
p. 2090.)}
Senofonte detto l'ape attica, e tipo di atticismo, fu esiliato come
λακωνίζων, visse quasi sempre fuori d'Atene, viaggiò
molto in
2105
Grecia in Asia ec. (così anche
Platone in
Egitto, in Sicilia ec. così
altri grandi di que' tempi) e fuori d'Atene scrisse o
tutte o quasi tutte le sue opere. (16. Nov. 1821.).